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La Comunità di Roncade si interroga sui giovani, sui loro bisogni e sul disagio che stanno vivendo come effetto anche della pandemia. Per indagare sul complesso universo giovanile Fondazione Città di Roncade ha deliberato il 15 marzo scorso di commissionare alla Cooperativa Itaca di Pordenone, già operante sul territorio nell’ambito delle politiche giovanili del Comune, una ricerca sui ragazzi e giovani dalla terza media ai 30enni.

“Dopo aver realizzato lo scorso anno un’ampia ricerca sui bisogni della popolazione anziana, la nostra Fondazione intende proseguire ora nella sua azione di conoscenza sulle fasce più giovani che vivono sul territorio, considerate anche le ripercussioni e il disagio provocato su di loro da due anni di pandemia e rarefazione di relazioni con coetanei ed educatori, per definire nuove strategie ed azioni mirate volte a rigenerare reti di comunità e promuovere il benessere delle persone. Una necessità che appare ancor più pressante dopo i recenti fatti accaduti in paese” spiega Simonetta Rubinato, presidente della Fondazione. “Vorremmo che questa ricerca, coinvolgendo i giovani destinatari, le istituzioni e le associazioni locali, ci aiutasse a costituire, partendo dal basso, un osservatorio sul territorio per lo sviluppo delle politiche giovanili e in generale di un welfare di comunità”. L’incarico si inserisce nell’ambito del “Cantiere per il benessere delle persone”, uno dei tavoli per l’adeguamento del Piano di Sviluppo locale avviato in collaborazione con il Comune nei mesi scorsi.

“Da parte dell’Amministrazione Comunale – spiega il sindaco Pieranna Zottarelli – è sentita fortemente l’importanza di questa indagine, mirata e per classi di età, in particolare in questo momento in cui siamo profondamente scossi per la scelta fatta da alcuni nostri concittadini di lasciarci per sempre e senza che se ne possa intuire il perché. Contiamo che i risultati della ricerca ci possano aiutare ad essere attenti nel proteggere chi è più fragile cogliendone quanto più possibile e per tempo segnali di disagio e difficoltà, attivando anche i competenti servizi socio-sanitari”.

La cooperativa Itaca adotterà la metodologia della Ricerca-Azione, che mira a comprendere i bisogni e le risorse sociali esistenti per fornire strumenti per poi operare con interventi concreti, che mirano a prevenire il disagio.

La ricerca si strutturerà in diverse azioni, dalla comunicazione mirata attraverso canali attrattivi per il target selezionato, alla somministrazione di un questionario digitale, fino alla realizzazione di focus-group per integrare i dati raccolti con la percezione e l’esperienza degli adulti-educatori (genitori, allenatori, animatori…). Trattandosi di un target ampio e caratterizzato da profonde differenze, esso sarà suddiviso in tre fasce d’età (14-19 anni; 20-25 e 26-30). I risultati della ricerca saranno poi messi a disposizione delle agenzie educative del territorio così da innestare un percorso condiviso per avviare progetti ed iniziative rivolte alle nuove generazioni di adolescenti.

 

Rassegna stampa:


Il Corriere del Veneto, 5 aprile

La Tribuna, 5 aprile

Il Gazzettino di Treviso, 5 aprile

La Vita del Popolo, 7 aprile