“Nel mandato appena concluso –dichiara il Sindaco Pieranna Zottarelli– Fondazione Città di Roncade si è dimostrata una realtà in crescita, nonostante le difficoltà legate al periodo pandemico, implementando nuovi servizi e attività in funzione dei risultati emersi dalla ricerca sui bisogni della popolazione anziana di Roncade. Nei prossimi anni Fondazione dovrà affrontare, d’intesa con l’Amministrazione comunale, ulteriori scelte fondamentali per cercare di garantire, in un contesto demografico e sociale sempre più complesso, servizi di assistenza e protezione sociale ai cittadini roncadesi più fragili. Visti i risultati ottenuti e i progetti e le iniziative già messe in campo per il prossimo futuro ho scelto pertanto di confermare alla guida di Fondazione per il prossimo triennio nel ruolo di Presidente l’avv. Simonetta Rubinato, affiancandole il dott. Francesco Rocco, medico già Direttore del Distretto Socio-Sanitario Treviso Sud e oggi componente di Cittadinanzattiva e della Rete di Malachia, e il rag. Francesco Pavan, imprenditore che ben conosce il tessuto economico e sociale del territorio. Colgo l’occasione per ringraziare i consiglieri uscenti dott. Luca Campana e dott. Giulio Antonini per il lavoro svolto”.
“Questo Consiglio è innanzitutto chiamato a dare continuità ai servizi ed attività già avviati con l’obiettivo di favorire sempre più l’apertura delle risorse e competenze professionali della Casa di riposo verso l’esterno, strutturando progetti personalizzati di assistenza integrata a domicilio a favore delle persone fragili della Comunità, chiedendo anche all’Ulss2 di cofinanziarli con il budget di salute” dichiara la Presidente Simonetta Rubinato. “Inoltre intendiamo dare operatività al gruppo di lavoro con il Comune di Roncade e l’Azienda Ulss2 per individuare i servizi sociosanitari insediabili nell’edificio che vogliamo realizzare sull’area adiacente alla Rsa. Fondazione ha infatti elaborato, e insieme al Comune, chiesto all’Ulss2 di inserire nel Piano di Zona un progetto di cohousing che prevede la costruzione di alcuni minialloggi destinati ad anziani che presentano ancora un discreto grado di autosufficienza, nonché un progetto residenziale innovativo per malati di Alzheimer con la creazione di un ambiente loro familiare, informale ma protetto, con la possibilità di vivere la propria autonomia residua.”